![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMI7jfZxtHH2hKRBDjAemj7BFt8Et0euey570iYwzbsxtzgIh9w2Yq5p2itPYcAhC9OQI_XCQ16Iqzj4thhcrpBF6wc_it4YwH6Hxo0_cmvKgZd8mONee5ceva7m64sMRCsPL9AdJQTuw/s200/natale+no.jpg)
A natale la città è illuminata di una luce grottesca che ruba realtà e la ricambia nell'illusione di una nuova consapevolezza.
A natale non esiste opinione perché in fondo tutto deve essere senza dubbi migliore, perché lo dice il vangelo e nessuno ne dà una motivazione.
A natale si respira la svendita dei buoni sentimenti e dell'onestà dove tutto dev'esser gratuito e poi non si fa che parlare di soldi, regali e non ditemi che questa non è venalità.
A natale la giustizia diventa un grande ricorso dove ciascuno rivendica falsi diritti e nasconde l'indifferenza sotto il nome della libertà.
A natale le famiglie s'incontrano come dopo migliaia di anni, e poi sono abbracci sorrisi parole e confidenze svuotate dove non resta che un pugno di convenzione e nemmeno un accenno di amore.
Natale non è che un ricordo, il fossile di un momento lasciato alla vita e sottratto al rimorso.
Natale è soltanto una notte più lunga di un'ora, dove il dolore si maschera di un ipocrita e falso candore.
Natale per altri è il momento dell'invidia e del rancore.
Natale per chi non ha niente è la festa di chi ha carta dorata al posto del cuore.
Natale per molti non è altro che un giorno con il suo bambino affamato che muore.
Nessun commento:
Posta un commento