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" Uno studioso al microscopio vede molto più di noi. ma c'è un momento, un punto, in cui anch'egli deve fermarsi. Ebbene, è a quel punto che per me comincia la poesia".
Questo è Renè Magritte. Un pittore che trascese la realtà e anche l'immaginazione, per fondere entrambe le cose in un binomio travolgente che fu chiamato, per tentare di circoscriverlo e di farlo più umano, "surrealismo". Oltre la realtà, insomma, ma non al di fuori di essa. Credo che queste parole rendano meglio di molte altre il concetto di poesia. E non è un caso che a pronunciarle sia stato un pittore e non un poeta. Esse sono il manifesto dell'universalità della poesia, che non è una disciplina o una sfera d'interesse, quanto piuttosto un mondo altro, a cui si arriva dopo aver oltrepassato il limite della convenzione. Una sorta di "al di là" comune a tutto il sapere. Anche alla scienza. Scienza che non si deve fermare "al microscopio" ma che deve mirare all'idea, alla genialità e all'intuizione.
Il blog e la decisione di realizzarlo è nato proprio da questa esigenza di fondo: identificare la poesia laddove essa si presenti, smascherarla e renderla qualcosa di concreta e di percepibile. Trovarla nella scienza, nella musica, in qualsiasi forma d'arte. Senza un limite. Perchè, come disse Albert Einstein, "La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo".
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